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Nuove restrizioni già da stasera annunciate da Conte. Per la prima volta coinvolgimento opposizione


Per il secondo giorno l'Italia si avvicina alla soglia di 20mila positivi, la maggior parte asintomatici, ma con pressione in aumento nei Pronto Soccorso, così come annunciato in mattinata dal presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) Salvatore Manca.


Anche a causa dei numeri in crescita è stato avviata un'accelerazione su quelle che saranno le nuove misure del Governo, che continua a non annunciare un vero lockdown.

Già questa sera verà annunciato al Paese per via televisiva un nuovo Dpcm contenente misure condivise anche con i governatori delle Regioni.


Ancora una volta è poi l'economia a subire un duro contraccolpo, con bar e ristoranti, tra tutte le attività, che se così fosse dovranno abbassare le serrande dalle 18, con possibilità di asporto e consegna a domicilio dopo l'orario di chiusura al pubblico.

Potrebbe arrivare lo stop definitivo a palestre, piscine, centri benessere e termali, così come teatri e cinema,


Sarebbe poi "fortemente raccomandato" evitare di abbandonare il proprio comune di residenza se non per comprovata motivazione.


Il Premier Conte si è confrontato con i capigruppo di maggioranza e opposizione dopo la richiesta di Mattarella. E’ la prima volta da inizio emergenza che il centro-destra viene ufficialmente coinvolto nella elaborazione o perlomeno nella presentazione di nuove misure pensate per la riduzione dei contagi.


Qui la bozza del DPCM da adnkronos.


"A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico".


Secondo quanto prevede il testo, in via di definizione, "La bozza specifica poi che «sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi». Sono sospese anche «le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò»".





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