Italia in zona rossa, lockdown a Pasqua. Ecco cosa si può fare e cosa no

Quello del Covid-19 sembra un incubo che non ha fine. Se lo scorso anno in questo periodo venivamo colpiti da un virus nuovo che mieteva vittime se che se ne conoscesse la modalità, ora la scienza ha molte risposte per le cure così come per i vaccini, unica via definitiva per debellare il “nuovo” coronavirus.
È di questi giorni la notizia di un nuovo periodo, fondamentalmente, di lockdown per gran parte d’Italia inserita nella zona di rischio “molto alto” per la diffusione dell’epidemia. Sarà poi nei giorni 3, 4 e 5 Aprile che indistintamente dalla colorazione della propria Regione l’Italia ripiomberà in lockdown.
In questo articolo, con decreto legge alla mano, cerchiamo di capire cosa possiamo o non possiamo fare in questo periodo.
Innanzitutto c’è da dire che sono sospese da domani le zone gialle: l’Italia sarà colorata di arancio (per Alto Adige, Valle D’Aosta, Toscana, Abbruzzo, Calabria e Sicilia) e rosso. Unica eccezione sarà la Sardegna, prima zona bianca d’Italia riuscita a tenere sotto controllo il tracciamento del virus.
Ma veniamo appunto alle limitazioni previste per le zone rosse:
- È possibile muoversi da casa solo per motivi di necessità e lavoro, tornerà obbligatorio l’utilizzo dell’autocertificazione per motivare gli spostamenti.
- Chiusi tutte le attività che non siano racchiuse nei generi di prima necessità. Consentito il servizio a domicilio ad oltranza e asporto fino alle 22, limitato invece fino alle 18 per i bar.
- Non sarà possibile muoversi tra comuni confinanti se non per lavoro e necessità. Eccezion fatta per raggiungere un punto vendita di generi di prima necessità non presente nel proprio comune o che abbia una convenienza economica.
- Non è più ammesso andare a trovare amici o parenti eccezion fatta per la deroga che vede la possibilità di spostarsi entro i confini regionali per un massimo di due persone (i bambini e i ragazzi sotto i 14 anni non vengono conteggiati) in una sola abitazione al giorno.
- Si può sempre far rientro presso la propria residenza o domicilio
- È possibile raggiungere le seconde case di proprietà o in affitto lungo da prima del 15 Gennaio, tranne per la Lombardia dove un’apposita ordinanza restrittiva lo vieta.