In queste ore stiamo insistendo ad un’impennata di contagi, anche se a fronte di decine di migliaia di tamponi, ma anche ad una crescita di ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. È proprio per questo motivo che è al vaglio proprio in questi istanti un tavolo tra Governo e Regioni per concordare nuove limitazione attui ad evitare il peggio.
Ancora una volta si parla di bar e ristoranti, che potrebbero rimanere aperti fino alle 24 e con un massimo di 6 persone per tavolo.
Ci sarebbe poi la possibilità di decidere uno stop a sagre e fiere così come un blocco degli sport da contatto a tutti i livelli e limitazioni per palestre e piscine.
Nella scuola si parla della possibilità di spostare l’orario di inizio delle lezioni alle 11 per le scuole superiori. Ritornerebbe lo smart working al 75% e l’abbassamento della capienza consentita del trasporto pubblico.
L’obbiettivo è quelli di arrivare a una linea univoca su tutto il territorio espressa nel nuovo Dpcm che confermerà l’obbligo di indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso prevedendo che le Regioni dove più alto è l’indice di contagio possano emanare ulteriori provvedimenti restrittivi. Con un’intenzione dichiarata: lasciare aperte le scuole e non intervenire sulle attività produttive, senza porre limitazioni nuove a negozi, parrucchieri e centri estetici.
La limitazione agli spostamenti dei cittadini divide il governo e alla fine sembra escluso sia prevista nel nuovo Dpcm. Rimane infatti in vigore il divieto di sostare di fronte ai locali pubblici oltre le 21 e questo viene ritenuto al momento sufficiente per impedire gli assembramenti. Un’eventuale restrizione prevederebbe la possibilità di uscire oltre l’orario consentito solo per «comprovate esigenze» quindi lavoro o motivi di urgenza, con l’autocertificazione.
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